lunedì 14 maggio 2012

Non la solita dieta paleolitica

Diversamente dalla dieta paleolitica, la quale si basa molto spesso più su supposizioni riguardo la dieta dei nostri antenati, che su fatti attendibili, le raccomandazioni della Weston A.Price Foundation (WAPF) sono il risultato degli studi del medico dentista Weston A. Price, che intorno agli anni '30 entra in contatto diretto con popolazioni quasi totalmente immuni da malattie e la cui dieta non era ancora stata contaminata dai cibi moderni, come farine bianche, zuccheri raffinati, certi oli vegetali, cibi in scatola. E' perciò un errore associare tali raccomandazioni come se fossero parte di un'ennesima dieta paleolitica, ossia qualcosa frutto più dell'immaginazione che di fatti. 

Le due correnti hanno comunque diversi aspetti in comune, ma molti altri che sono invece contrapposti.
Innanzitutto la dieta paleo è basata su supposizioni riguardo a quello che i nostri antenati mangiavano prima ancora dell' avvento dell'agricoltura. Il periodo preso in considerazione parte circa da 2 milioni di anni fa e finisce quindi intorno al XV millennio a.C. Ci sono poi diverse versioni della dieta paleolitica, proprio per il fatto che non si può avere la certezza assoluta di che cosa i nostri antenati si cibassero. Ad ogni modo, in riferimento al libro più popolare di questa dieta, ossia "The Paleo Diet" di Loren Cordain si possono evidenziare alcune regole che l'autore consiglia di rispettare:

  • Carne magra (che deve essere da animali che sono cresciuti pascolando), selvaggina e pesce (non allevato) a volontà;
  • Frutta e verdura a volontà tranne quella ricca di amidi come le patate;
  • Nessun cereale, quindi pane, pasta, riso, torte e via dicendo in quanto sono cibi che sono entrati a far parte della nostra dieta solo da circa una decina di migliaia di anni fa (poco rispetto ai miglioni di anni di evoluzione) e quindi il nostro organismo non si è ancora sufficientemente evoluto a tale alimento; 
  • Nessun legume perchè non si possono comunque mangiare crudi come si trovano;
  • Nessun latticino: uno dei motti della dieta paleo è "il latte di mucca è buono e fa bene...ai suoi piccoli". Questo perchè l'uomo ha cominciato a far uso di latticini animali solo da quando è diventato allevatore;
  • Nessun cibo industrale o in qualche modo trattato;
  • Limitare il consumo di grassi, preferendo quelli monoinsaturi e polinsaturi piuttosto che quelli saturi;
  • Eliminare il sale dalla tavola.
Le abitudini dietetiche delle sane e felici popolazioni studiate da Weston Price però hanno in comune ben poco con queste regole, vediamole in ordine.
Riguardo all'origine della carne le due si trovano d'accordo in quanto non vengono previsti gli allevamenti intensivi, ma la paleo favorisce la carne magra condannando i grassi saturi, mentre dall'altra parte non si pone questo tipo di problema, anzi oltre a promuovere i tagli più grassi, vengono consigliati anche gli organi interni come il fegato, il cervello e il midollo che ne sono ricchi.
Frutta e verdura si possono mangiare, ma non per forza tutti i giorni e a volontà. La WAPF considera tali alimenti più una "scusa" per poi mangiarci insieme del burro, strutto, lardo o formaggio in quanto molte vitamine solo liposolubili e vengono assimilate molto meglio se accompagnate con dei grassi, e quelli saturi sono i migliori a svolgere questa funzione.
I cereali e i latticni, come si può vedere dagli studi di Weston Price, sono uno degli alimenti essenziali di certe popolazioni, proprio quelle che godono di ottima salute e possegono una struttura fisica eccellente. Ad esempio, la dieta di una popolazione isolata nelle montagne in un paesino svizzero si basava principalmente su pane di segale integrale, formaggio e latte crudo. L'unico bene che riuscivano ad ottenere dal "mondo moderno" era del sale (integrale, o grezzo), condannato pure quello dalla dieta paleolitica!
La WAPF comunque ci tiene a sottolineare che i cereali e i latticini vadano preparati secondo la tradizione e non come vien fatto spesso oggigiorno. Quindi i cereali devono essere fermentati adeguatamente e poi cotti, mentre il pane lievitato con lievito naturale e prodotto con farine non raffinate, molto più nutrienti delle farine bianche che contengono "calorie vuote" senza nutrire.
Per quanto riguarda i latticini invece questi devono essere prodotti  con latte crudo e non pastorizzati in quanto le proteine del latte se esposte ad elevate temperature vengono denaturate e diventano più difficili da digerire. Inoltre i latticini a latte crudo contengono enzimi e fermenti lattici, essenziali per un buon metabolismo e digestione, cosa che ho approfondito nel post Latte crudo non pastorizzato: il magico sangue bianco. Nella foto in alto, presente nel libro "Nutrition and Physical Degeneration" di Weston Price quattro ragazze cresciute nella valle Lötschental in Svizzera mostrano un ottima dentatura nonostante non sapessero lavarsi i denti.


Sorgenti:

-"Nutrition and Physical Degeneration"- Weston A. Price
-"Nourishing Traditions" - Sally Fallon
-"Sally Fallon DVD Part 1 "NOURISHING TRADITIONAL DIETS"





1 commento:

  1. Ah però tutto interessante gli articoli che scrivi sono pieni di spunti... molta carne sul fuoco per dirla con un detto, bravo.

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